Da Jack London a Qin LI
- shintaipe22
- 26 mag 2023
- Tempo di lettura: 3 min

Questo articolo è un vero e proprio volo di fantasia, una ricerca del simbolo e della metafora. Prendiamoci un po’ di tempo ed iniziamo il viaggio.
Nel vasto mondo della letteratura, ci sono libri che provengono da mondi così diversi e lontani che sembra non avranno mai la possibilità di incontrarsi. In realtà condividono punti di contatto sorprendenti.
A questo proposito mi piace citare "Il Richiamo della Foresta" di Jack London e “Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi. Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo” del professor Qin Li.
Si tratta di opere di genere completamente diverso. Entrambe, però, esplorano la bellezza e la potenza della natura conducendoci in un percorso in cui l'anima umana e l'ambiente naturale si intrecciano in modo unico.
Iniziamo con "Il Richiamo della Foresta" di Jack London. Questo romanzo avventuroso racconta la storia di Buck, un cane domestico che viene rapito e venduto come cane da slitta durante la corsa all'oro del Klondike. Mentre si adatta alla dura vita del Grande Nord, Buck deve affrontare la brutalità e imparare a sopravvivere in un mondo selvaggio. La storia di Buck è una metafora del richiamo primordiale che risuona nel profondo di ognuno di noi, il desiderio di tornare alle nostre origini e di connetterci con la natura selvaggia, ma anche con la parte selvaggia che alberga in noi.
Da un'altra parte, abbiamo il libro di QIN Li su Shinrin-yoku (letteralmente "bagno di foresta"). Questo libro esplora la pratica giapponese di immergersi nella natura, di passeggiare nei boschi e di assorbire l'atmosfera rinfrescante e curativa dell'ambiente circostante. Shinrin-yoku invita a rallentare, a lasciare andare lo stress e a riconnettersi con la bellezza e la tranquillità della natura.
Ora, potreste chiedervi come sia possibile trovare punti di contatto tra un cane da slitta protagonista e la pratica di passeggiare nei boschi.
Bene, entrambi i libri ci mostrano che la natura ha un impatto profondo sulla nostra anima e che può trasformarci.
Sia Buck che coloro che praticano Shinrin-yoku (consentitemi questo ardito paragone) imparano a vivere l'esperienza presente, a riscoprire la semplicità della vita e a connettersi con un senso di meraviglia e gratitudine per la bellezza naturale.
Entrambi i libri ci parlano dell'importanza di riconnettersi con la natura e di abbracciare il nostro lato selvaggio.
Sia Buck che i praticanti di Shinrin-yoku (il parallelo continua) scoprono che nella natura possono trovare una sorta di saggezza ancestrale, un richiamo alle loro radici più profonde. Mentre Buck impara a cacciare e a sopravvivere nella foresta, i praticanti di Shinrin-yoku imparano a osservare gli alberi, gli animali e i fiori con occhi nuovi, a respirare profondamente l'aria fresca e a sentire il suono calmante del vento tra le fronde degli alberi.
Entrambi i libri esplorano anche il tema dell'adattamento.
Come Buck i praticanti di Shinrin-yoku si trovano di fronte a nuove sfide e devono imparare a adattarsi all'ambiente che li circonda. Buck, una volta un cane domestico viziato, si trasforma in un animale selvaggio e impara a utilizzare i suoi istinti primordiali per sopravvivere nella dura realtà del Grande Nord. Allo stesso modo, coloro che praticano Shinrin-yoku devono adattarsi alle condizioni mutevoli della foresta e imparare a seguire il flusso della natura, accettando e abbracciando ciò che essa offre loro.
Entrambi i libri ci insegnano anche l'importanza del rispetto per la natura.
Buck impara ad apprezzare la bellezza e la potenza del mondo naturale, i praticanti di Shinrin-yoku, attraverso la loro pratica contemplativa, acquisiscono un senso di umiltà e gratitudine verso la natura e imparano a considerarla come un prezioso tesoro da proteggere e preservare.
Sia "Il Richiamo della Foresta" che il libro di Qin Li ci mostrano che la connessione con la natura può apportare profondi cambiamenti nella nostra vita. Si giunge a sperimentare una sorta di risveglio interiore, in cui si scopre la propria essenza e ci si libera (se solo lo si vuole) dalle costrizioni della società moderna. Attraverso l'immersione nella natura, si trova pace, serenità e un senso di appartenenza al mondo più… ampio.
Insomma, anche se "Il Richiamo della Foresta" e il libro di Qin Li sembrano provenire da mondi diversi, entrambi ci guidano in un viaggio in cui scopriamo la bellezza, la potenza e la saggezza della natura. Bellezza, potenza e saggezza che possiamo anzi dobbiamo risvegliare in noi perché abbiamo più che mai bisogno di tornare alle nostre radici che rappresentano il simbolo della libertà autentica.
Il volo di fantasia termina qui, ma il cammino di esplorazione/connessione continua.
Comments